Che cosa fa l’osteopata e che cosa tratta l’osteopatia?
Ecco tutte le risorse utili per capire meglio questa professione

Con questo post ti voglio raccontare di molti successi legati alla salute globale che hanno ottenute le persone che si sono rivolti ad un professionista osteopata, professione che continua a crescere in modo esponenziale grazie al suo approccio multidisciplinare. Sempre più italiani scelgono l’osteopatia, lo dice l’indagine Eumetra Monterosa: sono 10 milioni gli italiani che vanno dall’osteopata e il 90% si dichiara soddisfatto del trattamento osteopatico.

Parliamo di osteopatia, con l’obiettivo di divulgare informazioni riguardo questa professione che ad oggi è in discussione alla camera dei deputati per diventare professione sanitaria.

In termini tecnici l’osteopatia è utile per divulgare e trattare i problemi dei pazienti sin dai primi sintomi. Nello specifico è una metodologia che si basa sulle conoscenze mediche tradizionali, non prevede né l’uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia e utilizza esclusivamente l’approccio manuale per trattare e agire spesso sulle cause che hanno portato al sintomo.

È grazie a manipolazioni e manovre specifiche che l’osteopata dimostra l’efficacia della prevenzione per il trattamento di disturbi che interessano l’apparato neurologico, muscolare, scheletrico e viscerale per la mobilità e motilità degli organi. Inoltre vi sono trattamenti che riguardano l’apparato cranio-sacrale, quel legame speciale tra cranio, colonna vertebrale e osso sacro.

A differenza della medicina tradizionale, che concentra i propri sforzi sulla ricerca ed eliminazione del sintomo, l’osteopatia considera il sintomoun campanello di allarme con l’obiettivo di individuar la causa alla base dell’avvisaglia stessa.

Questa metodologia ha origini storiche delineate, infatti il termine “Osteopatia” nasce dall’idea del chirurgo americano Andrew Taylor Still, che alla fine del XIX secolo scoprì le relazioni esistenti tra:

  • ​L’unita del corpo
  • ​La capacità di autoregolazione e autoguarigione presente in ognuno di noi
  • ​Lo stretto rapporto tra struttura e funzione

Il Dottor Still, deluso dalla medicina tradizionale per aver perso i suoi tre figli colpiti dalla meningite, dopo anni studio e sperimentazioni, elaborò una nuova concezione del corpo umano e quindi anche un altro modo per curarlo.

“Ho pensato che l’osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “patia” e ho ottenuto Osteopatia”.

(Dott. Andrew Taylor Still, A.T. Autobiografia, 1897)

Quindi…

“L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l’espressione stessa della vita”.

(Dott. Andrew Taylor Still, A.T. 1892)

Nella pratica quotidiana con un paziente, l’osteopata dopo una visita stabilisce una raccolta dati che parte dal disturbo principale della persona, per poi risalire fino alle “lesioni osteopatiche”.

L’obiettivo è di capire con l’aiuto di test osteopatici specifici, la mobilità e l’elasticità delle strutture anatomiche che possono limitare l’organismo nelle sue funzioni fisiologiche. Questo procedimento gli permetterà di elaborare un trattamento adeguato, attraverso tecniche manuali su tutte le strutture del corpo umano.

settori di intervento riguardano la struttura portante dell’organismo e tutti i suoi collegamenti con i sistemi contigui (ad esempio: ortopedia, urologia, gastro-enterolologia, cardiologia, ginecologia, ecc.).

L’osteopatia è in grado dunque di identificare e risolvere le problematiche fisiche legate alla salute dei pazienti, integrandosi con le pratiche mediche, ma a livello di riconoscimenti nazionali negli anni sono sorti diversi problemi.

“Nel 2002 l’osteopatia viene riconosciuta dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – a titolo di partecipazione al mantenimento della salute e inserita tra le Medicine Non Convenzionali. Attraverso suoi documenti l’OMS indica di avviare politiche nazionali volte ad integrare le medicine non convenzionali nel sistema sanitario e di uniformare quanto più possibile le legislazioni.

Le istituzioni italiane stanno valutando le linee guida europee (norma CEN), pertanto alcune iniziative di legge volte al riconoscimento giuridico dell’osteopatia si trovano in fase di approvazione dal parlamento.

Ad oggi l’Osteopatia è quindi non riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale Italiano.

L’osteopatia invece è regolarmente riconosciuta (in modi anche differenti) in Inghilterra, Belgio, Francia, Portogallo, Finlandia, Svizzera, USA, Canada, Australia, mentre in molti Paesi è in fase di regolamentazione. In Italia nonostante il vuoto legislativo la formazione viene erogata dagli Istituti di Osteopatia privati e alcune di esse seguono le linee guida regolamentate dalle associazioni che, ponendosi in linea con le indicazioni osteopatiche europee, stabiliscono precisi requisiti di accesso alla professione e indicano un rigoroso modello didattico alle scuole che vogliono essere riconosciute e accreditate.

Il R.O.I – Registro degli Osteopati d’Italia rappresenta l’associazione più numerosa e strutturata in termini di anni di costituzione, numero di associati e sono attualmente i principali interlocutori con il parlamento italiano per il suo riconoscimento.

Per la mancanza del riconoscimento da parte del Servizio Sanitario Nazionale Italiano sono state create diverse campagne promozionali e su tutti i social network gli hashtag #osteopatiriconosciuti e #osteopatiaprofessionesanitaria sono saliti in cima alle classifiche degli argomenti di cui si discute per promuovere la campagna di riconoscimento di una professione sanitaria.

 

Noi di Vettore.Medical vi vogliamo indicare una struttura di eccellenza in Milano, la Scuola di Osteopatia TCIO con fama internazionale grazie ai suoi peculiari servizi di Osteopatia e medicina tradizionale, un luogo in costante evoluzione con il merito di essere riusciti ad integrare perfettamente la sanità privata attraverso il Poliambulatorio di Milano Take Care e l’osteopatia a vantaggio esclusivo degli assititi.


Paolo Parente
 è l’amministratore unico di Take Care in cui collabora in qualità di Osteopata, è inoltre Direttore Generale dell’Istituto Osteopatia Tcio – Scuola Osteopatia a Milano.

“Paolo Parente è il primo osteopata in Italia a creare un centro multisciplinare che unisce la medicina convenzionale con l’osteopatia, dando una risposta concreta ai bisogni di salute, prevenzione e benessere delle persone che vogliono ritrovare la salute globale. Persona stimata da tutto il suo staff e apprezzato per le sue grandi capacità relazionali, che hanno fatto di lui un leader indiscusso. Capace di creare dal nulla una vera e propria organizzazione aziendale di estremo successo, che vanta oggi un organico di oltre 150 persone con più di 25.000 prestazioni erogate solo sul territorio nazionale italiano. Un modello vincete miscelato tra formazione, sanità e medicina complementare, unico nel suo genere.”

(Cit TCIO)

Elena Rizzoli
Vettore Rinascimento

Ringraziamo il Dott. Paolo Parente per la gentile collaborazione

Fonti: Tutto osteopatia – Ansa.it – Corriere Salute

P.S. Informarti se…

Il tuo osteopata è laureato in ambito medico-sanitario o in Scienze Motorie, se ha seguito un corso part-time di 6 anni o full-time di 5 anni (con minimo 1800 ore di apprendimento annuale), inoltre se ha svolto un tirocinio clinico, superato gli esami annuali e quello finale del corso. Tale percorso di studio e formazione pone gli osteopati professionisti italiani in linea con lo standard europeo e gli istituti di formazione stranieri riconoscono il livello di preparazione dei nostri osteopati.

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